DEUX-LINUX



Come qualunque altra religione abbiano il nostro profeta (Linus), i nostri Cardinali e Vescovi (Alan Cox e altri Hackers), i nostri Teologi (Eric S. Raymond) e i Sacerdoti (Amministratori di Sistemi) incaricati nei Templi (Servers). Non mancano neanche le sacre scritture (Sorgenti del Kernel) con i suoi apocrifi (Linux Mama) e le necessarie icone religiose (Tux) cosi come i nostri propri rituali (compilazione del kernel).

Abbiamo anche il maligno (Windows 95/98/XP), il quale, come nelle altre religioni, sembra che porti sfortuna nominarlo e quindi si sono trovati altri nomi (Windoze, Bugs ’95, La Cosa, Winzoz, ecc.) e alla sua incarnazione in carne e dollari (Bill Gates).

Non in vano qualcuno disse che il secolo XXI sarebbe stato il secolo della religione. Sicuramente non si sospettava di quale religione si stava parlando. Dopo tutto, non fa rima Linux con Deux?

Quindi abbiamo tutti gli ingredienti di una religione (si comincia a parlare di evangelizzazione) inclusi due dei più pericolosi per la propria sopravivenza della religione:
  • Le sette (Red Hat, Debian, Suse, ecc.)
  • e i Fondamentalisti.
Segue svariati commenti che si trovano nelle differenti news del tipo:
  • Il KDE è illegale e assomiglia al maligno. Eresia.
  • Chi usa interfaccie grafiche è un windowmane e un eretico
  • L’unico e autentico spirito di Linux risiede solo nel Debian
  • A chi usa il mouse su Linux, bisognerebbe tagliarli le mani (così non lo usa piu)
  • Linux è l’ostia (consacrata) perchè è versatile. E’ versatile perchè è configurabile; siccome è configurabile non è adatto agli scemi.
Il giorno che Linux diventi facile smetterà di essere ostia. Morte! all’infedele che pretende che Linux sia facile come il maligno.

Parte di quest’ultima affermazione l’hanno raccolta addirittura i sicari del maligno: L’attrativo di Linux procede quando “uno studente che riesce ad installarlo già si può considerare come un guru“.

Secondo questo criterio, Linux potrebbe spiegarsi, in parte, come un”movimento di reazione di fronte alla progressiva democratizzazione che la facilità di Windows apporta all’insieme di utenti”.

Non è forse questo atteggiamento fondamentalista un riflesso della superbia di chi ha paura che i devoti arrivino al suo stesso livello di dominio di Linux?

Alla vista che delle differenti parrochie esistenti che vanno dalle semplici cappelle (386) ai grandi templi (Sparc) e che i devoti e gli usi che a Linux le danno sono svariati, non si dovrebbe essere più aperto e riflessivo in quanto alle necessità e gusti di ognuno?

E parlando di peccati… Chi non ha sentito svoglia davanti una nuova versione delle sacre scritture? Chi non è caduto nell’ira davanti ad un programma che non si lasciava configurare? Non è l’ammirazione per i cardinali e vescovi alimentata in parte dall’invidia? Non fa gola news.freshmeat.net? E che ne dite di alt.sex.fetish.linux?

Infine, spero che non cadete in tentazione… Pax, fratelli.

[Fonte: HellWitch Network]

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